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novembre 13, 2006


Totti affonda il Milan nella crisi

MILANO
Non accadeva dalla stagione 97/98, quella battezzata "Capello-bis", che il Milan berlusconiano perdesse tre gare di fila, e sicuramente anche i giocatori, specialmente i più giovani (vedi Kakà) non c'erano abituati. Eppure il Milan dopo la sconfitta casalinga contro la Roma deve fare i conti con una classifica che definire deficitaria è un eufemismo.

Scudetto? Champions League? Potete scommettere che ora in via Turati la preoccupazione maggiore è quella di tornare solo al più presto nella parte sinistra della classifica. Il che è tutto dire. Ieri non c'è stata neanche la giustificazione di un qualche imperdonabile errore arbitrale; anzi, è stata certificata l'inferiorità globale di fronte a una squadra molto ben organizzata come la Roma che ha trovato nel "Pupone" Totti e nei vari Mexes, Tonetto e De Rossi i suoi gladiatori. Un'inferiorità globale e non assoluta visto che il Milan a folate c'è stato eccome e al massimo può urlare alla sfortuna che mai aiuta i deboli .

Sono targati Seedorf e Oliveira i legni che nel primo tempo fermano gli attacchi rossoneri dopo lo svantaggio firmato Totti al secondo minuto. Gattuso è in tribuna ma un suo sosia, al secolo Cristhian Brocchi, replica la perla esibita in settimana contro il Brescia e con un missile da fuori d'applausi rimette il risultato in parità; siamo al 15' della ripresa. La gara diventa bella, aperta a ogni risultato, anche a quello che si materializza allo scadere con Totti che finalizza un'azione da cineteca iniziata da una rabona di Aquilani che sorprende Seedorf. In tribuna Galliani si porta le mani al volta, Berlusconi pensa sempre più a Sheva ma la Roma fa festa e risponde presente per la lotta scudetto tornano alla vittoria in quel di San Siro dopo 20 anni(annata 87/88 Milan-Roma 0-2 a tavolino per un petardo che colpisce Tancredi al 1' st).