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novembre 29, 2008

Chinese Democracy

W. Axl Rose Voce, Piano, Arrangiamenti

Dizzy Reed Tastiere, Piano, Mixer

Richard Fortus Chitarre

Robin Finck Chitarre

Ron "Bumblefoot" Thal Chitarre

Tommy Stinson Basso

Brain/Frank Ferrer Batteria

Chris Pitman Tastiere, Effetti


1. Chinese Democracy
2. Shackler's Revenge
3. Better
4. Street Of Dreams
5. If The World
6. There Was A Time
7. Catcher N' The Rye
8. Scraped
9. Riad N' The Bedouins
10. Sorry
11. I.R.S.
12. Madagascar
13. This I Love
14. Prostitute





ottobre 24, 2008



...ma io già lo sto ascoltando...

ottobre 21, 2008

Come sostituire il vostro hard disk della vostra playstation 3 con uno più capiente

It doesn't matter if you have the 20GB, 60GB, or even the new 80GB PlayStation 3--you can always use more storage space. All that available hard-disk space quickly disappears once you start downloading games, demos, and HD videos. Fortunately, Sony has designed the PS3 to allow console owners to perform their own hard-drive upgrades. You can go out and select your own hard drive instead of being forced to buy an official first-party hard-disk accessory. However, giving console owners that freedom means that aspiring upgraders will need to know how to select the right hard-drive upgrade and the proper installation technique.

The first step to replacing the hard disk is going to the store or visiting an online retailer to pick up a new hard disk. The PS3 is compatible with just about any 2.5-inch SATA notebook hard disk. Both 5400- and 7200-RPM drives should work fine. The physical size of the hard disk is important because it has to fit the PS3's 2.5-inch drive tray. As far as storage capacity goes, it doesn't make sense to go through the trouble of upgrading unless you go big: We're talkin' 120GB, 160GB, or even 250GB.


Once you have your upgrade drive, the next step is to back up the data on your current PS3 hard drive to an external storage unit. You can skip this step if you aren't attached to your music, videos, and game saves, but most of us will probably want to save all that information. The PS3 has a built-in software backup utility that can copy the PS3's hard-drive contents to an external storage device, such as a USB thumb drive or a memory stick. The removable storage device must use the FAT32 file system in order for the PS3 to recognize it. If you have an external hard drive that's formatted in NTFS, you can use the Disk Management utility in Windows to reformat the drive, but you'll need to create partitions on large external hard drives because Windows can only do FAT32 on drives 32GB or smaller.


If your storage device isn't large enough to handle a full system backup, you can selectively copy data over through the various music, photo, and game menus in the XMB. Your PlayStation Network login and system settings will remain safe on the system during the entire process. After you have your data safely backed up, you can move on to the actual hard-drive swap.

You will need a Phillips-head screwdriver to complete this part of the installation process. The PS3 owner's manual also includes step-by-step details on how to replace the hard drive, in case you need more instructions.


At this point you should have a newly upgraded PS3 and the leftover hard drive. You could try selling the old drive, but small-capacity used drives might not fetch enough money to be worth the hassle of finding a buyer. If you still want to make the drive useful, you can buy an external drive enclosure to make it into a portable storage device.


ottobre 09, 2008

Addio al S. Giacomo (dove sono nato tra l'altro....)

È un ragazzo romano di 22 anni l’ultimo paziente visitato dai medici del pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo, che martedì a mezzanotte ha chiuso i battenti dopo 672 anni di attività ininterrotta.
Alessio è giunto in ospedale alle 23.55. Per lui nulla di grave, solo qualche giramento di testa durante la partitella a calcetto con gli amici. «Con questo ultimo paziente si chiude un pezzo importante della nostra storia, ma direi anche di quella di Roma - afferma il primario del pronto soccorso, Beniamino Susi - Stiamo elaborando un lutto doloroso, non pensavamo che si arrivasse alla chiusura di questo ospedale storico». Mentre alcuni infermieri mettono nastro adesivo sulle insegne del reparto, all’ingresso dell’ospedale, a pochi metri da via del Corso, alcuni medici in camice bianco danno vita a una fiaccolata simbolica. «Non sappiamo ancora che fine faremo - dice Ilaria, anestesista - per noi oggi è come un funerale: un lungo percorso iniziato nel lontano 1326 si interrompe amaramente». Nella sua ultima giornata di attività, fino alla mezzanotte, il pronto soccorso il San Giacomo ha registrato 70 accessi. Per lo più sono stati trattati codici bianchi e verdi. Già nella nottata i mezzi del 118, così come previsto da un ordine di servizio aziendale, non hanno effettuato più trasporti presso l’antica struttura del centro storico smistando i vari casi presso altri pronto soccorso.
«Al San Giacomo, rimaneggiato nel corso di secoli, sono attivi reparti modernissimi: delle vere e proprie eccellenze. Programmare la chiusura del pronto soccorso e la cancellazione di una struttura così avanzata è un insulto ai romani», afferma Fabio Desideri, vicepresidente della Federazione dei Cristiano popolari e consigliere regionale del Lazio. «Il pronto soccorso è stato ristrutturato nel 2002 ed è una delle eccellenze dell’ospedale: si effettuano circa 30mila accessi l’anno con una percentuale di codici critici (rossi o gialli) del 12 per cento. Infarti e ictus – spiega Desideri – sono trattati con efficacia grazie ai tempi ridotti di “presa in carico”: dal pronto soccorso stesso alla terapia intensiva coronarica, alla rianimazione e alla neurologia. Il reparto, inserito dal 2002 nel progetto Piano di evacuazione di massa di feriti, è impegnato in tutti gli eventi critici relativi alle manifestazioni che si concentrano fra piazza del Popolo e il Vaticano. È il primo a essere interessato da eventuali emergenze determinate da attentati terroristici». E ancora: «La verità - continua Desideri - è che il San Giacomo non viene chiuso perché fatiscente, ma per fare cassa: sarà seppellito da una colata di cemento. E il commissario Marrazzo la smetta di dire che il cambio di destinazione d’uso non dipende da lui: si faccia spiegare le leggi 1089 e 1497 del 1939».



settembre 30, 2008

IL 16 OTTOBRE E' VICINO: PES 2009 il gioco definitivo!!!
















settembre 19, 2008

Si Va In Galera Se:

Se una sera non ne puoi più e decidi di andare a puttane, da oggi ti denunciano, e vai in galera (anche la prostituta, ma non te la mettono nella stessa cella).

Se fai qualche battuta pesante sul Capo dello Stato e ti chiami Beppe Grillo non ti fanno un cazzo perchè sei un comico, ma se ti chiami Sabina Guzzanti e ne fai una sul Papa, ti denunciano e vai in galera.

Se vuoi farti dare la pillola del giorno dopo ti tocca fare il cammino di Santiago tre volte, perchè ti trovi sempre un obiettore in mezzo alle palle, e al decimo ospedale lo prendi a calci, ti denunciano e vai in galera.

Se vuoi abortire in pace devi dichiarare guerra a mezzo ospedale che tenta in tutti i modi di portarti oltre termine. E se lo fai oltre termine ti denunciano e vai in galera.

Se vuoi morire in pace devi pregare che ti rimanga almeno la forza per metterti in bocca una 45 e premere il grilletto perchè se no ti costringono a vivere anche se non tene frega più un cazzo.

Se vuoi portare un'arma per difenderti, non puoi perchè per avere un permesso del genere devi essere praticamente già stato ammazzato, e se ti beccano senza permesso vai in galera.

Se in ufficio guardi per più di tre secondi una donna è molestia sessuale e vai in galera

Se dai del ladro a un ladro vai in galera.

Se mandi qualcuno a fare in culo vai in galera.

Se sei alto un metro e 70 e bevi un bicchiere di vino e ti beccano mentre guidi, ti dicono che sei ubriaco, ti sequestrano la macchina e la patente, ti tocca fare le riunioni terapeutiche presso gli alcolisti anonimi, e vai in galera.

Se quando parli al telefono non stai attento alle parole che usi e il maresciallo che ascolta la conversazione male interpreta, finisci in galera.

Se dici che un personaggio pubblico è uno stronzo ma tutti gli altri la pensano diversamente e tu sei l'unico sano, vieni denunciato per diffamazione e vai in galera.

Se dedichi la tua vita alla difesa del cittadino, e fai il poliziotto o il carabiniere, non ti pagano un cazzo, rischi ogni giorno la vita, e se spari a un criminale vai in galera.

Se hai bisogno di un prestito lo puoi ottenere solo se dimostri di non averne bisogno. E se ti incazzi ti denunciano per turpiloquio e vai in galera

Se sei donna e ti violentano, è perchè te la sei cercata con la tua femminilità, e magari finisci pure in galera per istigazione a delinquere.

Se una donna vuole denunciare un uomo che la perseguita la polizia non può fare niente se praticamente quello non la violenta. E se quella da giù di testa e decide di spaccargli tutti i denti in proprio, finisce in galera. E quando esce lui la violenta e poi invoca l'infermità mentale.

Se tuo figlio si incazza perchè gli molli due pappine perchè non studia, e ti denuncia per violenza sessuale, tu finisci in galera.

Se vuoi evitare di addormentarti al volante e morire di noia, andando a 130 all'ora da Napoli a Milano, non puoi perchè c'è il tutor e l'autovelox, e sei un criminale, anche se il 46% degli incidenti mortali lo provocano i camion.

Se non guadagni un cazzo col tuo lavoro, perchè la crisi c'è per tutti, ma per gli studi di settore dovresti guadagnare quanto Berlusconi, sei tu che devi dimostrare di NON aver guadagnato e perchè.

Se sei un medico e sei onesto e non fai fare tremila lastre, TAC, RMN ed esami a uno che ha il mal di schiena e quello due giorni dopo viene fuori che ha un tumore, sei tu colpevole di negligenza e finisci in galera. Se invece gli prescrivi tutti gli esami, sei uno che truffa lo stato e finisci in galera, e quell'altro il tumore ce l'ha lo stesso ma almeno ti sei tolto la soddisfazione di vederlo crepare come un cane.

Se sei in coma da venti anni non possono porre fine alla tua vita in modo piacevole con una overdose di eroina. Devono lasciarti crepare di fame e di sete, perchè se no è omicidio e finiscono in galera.

Se decidi che ne hai piene le palle di tua moglie che non te la da, ma non gliela puoi chiedere perche se no ti denuncia e vai in galera, di tuo figlio che non fa un cazzo dalla mattina alla sera ma non lo puoi prendere a calci nel culo perchè se no ti denuncia e vai in galera, e chiedi il divorzio, ti tocca pagare una barca di soldi ogni mese alla tua ex-moglie che non farà mai più un cazzo per il resto della sua vita, e se tu cerchi di rifarti una vita non puoi perchè non c'hai più un centesimo, e se a questo punto dici al giudice che la tua ex moglie è una zoccola, lui ti denuncia, tu finisci in galera e lui ti tromba pure la ex moglie.

Se fai un massaggio a qualcuno sulla spiaggia, ma non hai minimo tre lauree sei pericoloso per la salute, ti denunciano e finisci in galera.

Se scarichi dalla rete un film perchè ne hai piene le palle di pagare 40 euro un DVD quando ti va bene, ti denunciano e vai in galera.

Se nonostante tutto questo non fai ancora nulla e ti accontenti di vedere la tua vita che passa senza che nemmeno te ne accorgi, allora non ti denunciano, non vai in galera...


...ma mi piacerebbe capire cosa cazzo vivi a fare!
Ciccio Graziani un mito vivente

BILLO & VENANZIO



Doppiaggio Piccinini-Serena FANTASTICO!!!!!





CARESSA BERGOMI finale con la Francia





Caressa-Italia-Germania





Billo e Venanzio a Controcampo

agosto 28, 2008

MENEZ

La Roma ha acquistato il più grande talento del calcio francese Jeremy Menez, è lui il sostituto di Amantino Mancini passato all'Inter.
Giocatore che può giocare sulla fascia e come prima punta, tecnicamente un fenomeno nonostante la sua giovanissima età (21).
Non vediamo l'ora di vederlo in campo!!!!!


agosto 24, 2008

luglio 30, 2008

Se avete avuto un gatto sicuramente avrete vissuto queste situazioni...



luglio 29, 2008

A TE......Testo Di Galopeira musica di Lorenzo Jovanotti

BUON COMPLEANNO GRANDE PRESIDENTE, ULTIMO VERO GLADIATORE

luglio 28, 2008

Grande Mimmo Ferretti

Con quest'ultimo post vorrei chiudere la vicenda dell'OMETTO Mutu che per paura di guadagnare il doppio dello stipendio attuale rimane a Firenze CONTENTO E COJONATO.

ROMA - C’è una società di serie A in cui il tecnico conta più del direttore tecnico. Anzi, conta più del presidente/patron. Un tecnico che, pur di salvaguardare gli interessi della squadra (e dei tifosi), arriva a sorpassare quelli del club, cioè di chi lo stipendia. Questa società si chiama Fiorentina, sei anni fa si chiamava Florentia Viola e giocava in serie C/2, vittima di una brutta storia di soldi. In quella stagione, 2002-03, Cesare Prandelli, l’attuale potentissimo allenatore della Fiorentina, guidava il Parma e della Florentia Viola probabilmente non gli interessava nulla. Oggi, invece, Prandelli è Firenze. La città lo adora, e l’intera dirigenza della Fiorentina, dal patron al presidente fino al direttore tecnico, fanno ciò che vuole lui. Il “caso Mutu” è emblematico: la Fiorentina aveva ceduto il giocatore alla Roma, ma Prandelli, prossimo cittadino onorario di Firenze, ha bloccato tutto. Se Mutu va via, vado via anch’io, ha tuonato. Fiorentina senza Prandelli? Per carità, meglio buttare dalla finestra un mare di soldi che perdere l’allenatore adorato dai tifosi. Così adesso la Roma si trova senza il suo obiettivo di mercato; Mutu che voleva mollare Firenze è costretto a restare a Firenze; Corvino, il diesse viola, è delegittimato; le casse della Fiorentina contano, tra una cosa e l’altra, una trentina di milioni di euro in meno; il patron/presidente non fa una piega di fronte all’ipotesi che il giocatore tra un anno se ne andrà praticamente gratis all’estero grazie all’art.17 della Fifa, ma un vincitore c’è comunque: Prandelli, il simbolo di Firenze. Lunedì scorso, nel tardo pomeriggio, la Fiorentina, tramite il diesse Pantaleo Corvino, comunica alla Roma, cioè al diesse Daniele Pradè, di aver accettato l’offerta (in totale circa 19 mln di euro, bonus compresi), formulata parecchi giorni prima per il cartellino di Adrian Mutu. Le firme sui contratti? Una formalità, tra gentiluomini. Basta uno scambio di fax, non c’è neppure bisogno di vedersi. E i due non si vedono. E i Della Valle? Sanno tutto, hanno dato il loro assenso, nessun problema. Anzi, si sono complimentati con Corvino per la brillante operazione. Pradè comunica la notizia a Luciano Spalletti, in ritiro al ”Bernardini”; Corvino comunica la novità a Mutu. Ti abbiamo ceduto alla Roma. Il rumeno annuisce, soddisfatto. E domani, cioè martedì, non ti devi presentare in ritiro a San Piero a Sieve perchè devi andare a Roma. Lunedì notte, Pradè, Spalletti, e pure Corvino e Mutu, vanno a dormire accompagnati solo da certezze. Martedì mattina, la Fiorentina si raduna per partire alla volta del ritiro del Mugello: Mutu, ovviamente, non si presenta. Ha la febbre, prova a dire qualcuno. Cesare Prandelli prima si preoccupa, poi si stranisce: e Adrian?, chiede a Corvino. Lo abbiamo ceduto alla Roma, la risposta secca. Prandelli la prende malissimo, litiga di brutto con Corvino, lo invita (eufemismo...) a portare al più presto il giocatore a San Piero a Sieve. Prandelli non sapeva nulla della trattativa con la Roma, raccontano. A metà pomeriggio, il febbricitante Mutu arriva in ritiro: Prandelli lo chiude nello spogliatoio di fronte alla squadra, che era stata già informata della cessione. Il tecnico al rumeno rinfaccia di tutto. Pochi metri più in là, Corvino convoca i giornalisti: Mutu non è contento, noi non teniamo chi non è contento, ieri mi sono incontrato con Pradè, la Roma ci ha fatto un’offerta... Di fatto, annuncia la cessione del rumeno alla Roma. Che, ovviamente, non commenta e non smentisce neppure le virgole del discorso di Corvino. Comincia l’allenamento con Mutu in campo, Prandelli discute animatamente con Mario Cognini, il vicepresidente viola, piombato in ritiro dopo la sfuriata del tecnico. Se cedete Mutu, io qui non ci resto, la sintesi di Prandelli. Cognini ne prende atto e, preoccupato, riferisce immediatamente al presidente Della Valle. Così, si sparge la voce che lo stesso De Valle sia in arrivo per “fermare” Mutu: in realtà, deve fermare Prandelli. Non arriverà proprio, Della Valle. E Mutu? Non parla. Mercoledì la Fiorentina si allena a porte chiuse, fuori dai cancelli i tifosi insultano Mutu e acclamano Prandelli, che non molla la presa sul rumeno. Dopo l’allenamento del pomeriggio, la società si arrende al tecnico e, ventiquattro ore dopo aver annunciato la cessione del giocatore alla Roma, annuncia l’incedibilità di Mutu, facendo sparire in un attimo tra soldi romanisti mancati e stipendi del rumeno fino al 2011 non più risparmiati circa 30 milioni di euro. Corvino chiama Pradè, gli comunica la notizia. Ma Mutu, ieri applaudito dai tifosi a San Piero a Sieve, in cambio ha regalato un inchino, non ha ancora firmato niente...
Mimmo Ferretti - Il Messaggero

luglio 27, 2008



Pradè: "Su Mutu, Della Valle racconta bugie"

«Alle 14 Mutu era un calciatore della Roma». Il ds della Roma, Daniele Pradè, non specifica il giorno ma questo conta poco, l'importante era rispondere al presidente della Fiorentina, Andrea Della Valle, secondo il quale non c'era mai stata un trattativa con i giallorossi per la cessione dell'attaccante romeno. Pradè smentisce il numero uno viola a Sky raccontando la sua verità: «Alle 14 Mutu era un calciatore della Roma, aveva trovato un accordo con la Roma e aveva anche rinunciato a un milione sul contratto di 4 anni per arrivare alla cifra richiesta da Corvino. Poi ho parlato con Mencucci (ad della Fiorentina, ndr) che mi ha dato la sua mail e la dottoressa Mazzoleni (direttore pianificazione, controllo e affari societari della Roma, ndr) ha mandato una mail a Mencucci». Chiarita la vicenda Mutu, Pradè è altrettanto cristallino sul futuro di Alberto Aquilani: «Proprio per volontà della famiglia Sensi, Aquilani è incedibile. La Juventus ha provato tramite il presidente Cobolli Gigli a chiederlo alla dottoressa Sensi ma Aquilani è un calciatore incedibile. Ci sarà il momento di discutere del suo contratto in scadenza nel giugno del 2010, Alberto sa che ora abbiamo delle priorità diverse ma ci sarà il momento anche per lui. Ci metteremo seduti e parleremo in maniera corretta anche di lui. L'Inter? Non ci ha ha fatto una richiesta ufficiale per Aquilani».

luglio 25, 2008



Il ds della Fiorentina va a Lecce dopo averci venduto lunedì
per circa 18 milioni Mutu con il benestare della società
L’ok dei Della Valle era arrivato via mail. Adesso, dopo che
Prandelli ha minacciato le dimissioni, il popolo viola
sembra compattarsi attorno al giocatore che fino all’altro
ieri era definito «mercenario». Adrian fa l’inchino ai tifosi
in allenamento, ma poi va via da un’uscita secondaria. In
serata nell’albergo arriva Moggi jr. Oggi l’incontro fra il
calciatore e Andrea Della Valle. Se Adrian s’impunta può
ancora venire, ma in quel caso lo dovrebbe pubblicamente
dichiarare. La Roma sbigottita (e arrabbiata) studia le
alternative, fra queste: Silva, Podolski, Malouda

luglio 24, 2008

Corvino e Della Valle vendono Mutu alla Roma......ma Prandelli blocca tutto....

E' incredibile come in una società come la Fiorentina si commettano degli errori ridicoli come quello di Mutu. Martedi Pantaleo Corvino in conferenza stampa ammette che ha ricevuto un'offerta dalla Roma, che Mutu gli ha espresso la volontà di lasciare la squadra in quanto 30enne e la Roma conferma l'offerta di 18 MLN di Euro circa. Dunque Mutu alla Roma e saluti?
Neanche per sogno.
Oggi è emerso che Della Valle ieri sera fa dietro-front, Prandelli annuncia le dimissioni ecc.
A me sembra strano che una società lavora un'operazione di mercato con un'altra squadra tramite il DG, lo stesso DG (a meno che non sia pazzo, dunque da dimettersi poi) fa tutto alle spalle del presidente e dell'allenatore che il giorno dopo si accorgono di tutto e fermano l'operazione.Il calciatore davanti l'offerta di 1 milione di euro in più e la possibilità di un ultimo contratto milionario e la possibilità di vincere lo scudetto ha subito accettato.
Firenze allora , possiamo dire che è un ambiente ridicolo dove presidente, Direttore Generale ed allenatore non si parlano tra di loro nell'ambito delle operazioni di mercato, dove sembra che l'allenatore comandi più del presidente, presidente che ha sborsato 50 milioni di euro e di fronte ad un'offerta di 20 milioni circa per un giocatore che il prossimo anno se ne può andare per 7 si fa condizionare dal presidente o dai tifosi...FIORENTINA SOCIETA' PROVINCIALE DOVE L'ALLENATORE COMANDA IL PRESIDENTE,DELLA VALLE PUPAZZI,CORVINO DA DIMETTERSI SUBITO, CON MUTU NON VINCEVATE PRIMA E NENACHE DOMANI.



Aspettiamo e vedremo come , dopo Soros,Tacopina, Spalletti al Chelsea, Aquilani alla Juve, Baptista finirà questa nuova telenovela romana....

luglio 23, 2008

MUTU.......Ciao Firenze.......

Mutu è vicino alla Roma. Il giocatore romeno oggi non era con la squadra nel ritiro di San Pietro a Sieve, ufficialmente per influenza. Il fantasista ha poi raggiunto la sede viola in ritardo. La società giallorossa è piombata pesantemente sul calciatore, lo ha confermato anche il ds Corvino: "Ieri mattina sono stato contattato dalla Roma - ha detto il dirigente - e ho ascoltato l'offerta perché fa parte del mio lavoro. Noi vogliamo tenere tutti, a patto che siano contenti di restare. Non mi piace tenere giocatori sconcenti"

luglio 22, 2008

ER BURINONE


luglio 21, 2008

Scherzo Pauroso




Alternativa ad ITUNES

Teen Spirit è un organizzatore audio / video Media Player per gli appassionati di musica. Esso suddivide la propria raccolta, in vari modi, inserendo copertine dei propri album gratuitamente, basta essere connessi.

SCARICA: http://teenspirit.artificialspirit.com/downloading

luglio 20, 2008

Street Fighter per PS3 ed XBOX360





luglio 18, 2008

Ronaldinho al Milan....ma che panza.......

Riuscirà a tornare il campione che era?


L'AC Moto Service fallisce in finale di UEFA Cup

Nonostante la squadra fosse carica e convinta dei propri mezzi, non c'è stato nulla da fare.In finale perde con una sonora sconfitta (9-2) merito sopratutto dell'eccellente portiere della squadra rivale che salva almeno 7 goal puliti con miracoli (secondo me è professionista in una squadra N.D.R). L'AC Moto Service s'innervosisce e s'intestardisce con azioni personali e attacchi totali che lasciano la difesa sguarnita, per gli avversari è un gioco da ragazzi con 3 passaggi andare in porta. Magra consolazione la coppa per il secondo posto in classifica e delle ECCELLENTI caciotte (veramente buone) per i giocatori. Al prossimo anno allora......














La squadra dopo la premiazione



















Il trofeo

luglio 15, 2008

Sfondo AS Roma stile carboncino.
StarWars 30 years ago and now (someone is RIP)

luglio 10, 2008

NUOVO GIOCO DISPONIBILE PER PS3


luglio 09, 2008

L'AC Moto Service vola in finale di coppa UEFA

Grande impresa della AC Moto Service che con una prestazione senza precedenti agguanta la finale della coppa UEFA che straordinariamente verrà disputata quest'anno a Roma in via di Capannelle.
Il match si era messo male con la squadra sotto di 3 goal, ma i giocatori hanno saputo tirare su la testa e chiudere la partita vincendo con uno scarto di 3 goal.
La finale si giocherà martedi alle 21.D verificare le condizioni di qualche giocatore "acciaccato".

LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI:

Martinelli nel dopo partita dichiara " Martedi scendiamo in campo per vincere.I supplementari? non ci voglio nemmeno pensare".

Il portire Denni nel tunnel del campo " Sono carico a mille, la mia porta rimarrà invariata"
Coppotelli in conferenza stampa " mi preoccupa il dolore al ginocchio, valuteremo con Brozzi se rischiare martedi ma voglio esserci a tutti i costi"
De falco all'uscita dello spogliatoio" i goal li dedico a mio figlio Lorenzo appena nato, e martedi farò ancora meglio"


nella foto martinelli a fine partita

luglio 04, 2008

L' ANTIROMANISMO SPIEGATO A MIO FIGLIO (ascolta l' audio)
Valerio Mastandrea
Si a papà, era sera... era d'Aprile

er pesce era passato
muto e senza spine.

Nell'Albione perfida e a modello,
cavalli mozzicanti invece che er manganello.

S'era partiti pè n'impresa,
de quelle da raccontà davanti ar focolare,

tutto bruciava 'n petto,
muto !! Er cellulare.

Chi era rimasto in terra sampietrina
era du' giorni che nun dormiva come dormiva prima

er traffico nun c'era,
i semafori silenti

i dentisti s'erano rifiutati de cavà li denti,
i televisori a palla coprivano li piatti apparecchiati

qualcuno pannellava
sciopero dei carbroidrati.

Poi venne l'ora...
quella che nun viè pe' tutti

eravamo tutti belli a papà
nun esistevano più li brutti

nun era un sogno era reale
manco li gabbiani sur tetto der Quirinale.

Parte l'orologio... fischia l'omo in giallo
partono le vene, pompa er core de metallo

manco la prima scarica de adrenalina pura
che ar decimo più o meno l'idraulico ce stura

ce stura er lavandino dove nun score niente
se non il sangue de chi crede a la panza e no alla mente

tu pensi "daje... daje regà, nun è successo niente,
è 'na battaja, battaja dirompente,
via la maja dai carzoni, sporcateve er battente"
e invece niente...

li vedi rotolà su un prato all'inglese
come 'na balla de fieno a Porta Portese.

Poi parte un conto alla rovescia dei malrovesci che ce danno
pensi ancora "daje... basta poco!" si... ma quanno?

nun c'è er tempo pè fermà er tempo boia
pensi "mai... mai, un giorno de gloria"

e qui, papà, devi pensà
si! che chi dopo sta sera d'aprile è annato a festeggià

la gioia la troverà solo sulle disgrazie altrui
pè sta gente nun c'è luce... papà, ma solo giorni bui !

perchè chi pe' sorride deve vedè piagne uno, mille e centomila
è uno che nella vita sua starà sempre in fila

chi invece la prova... la vita sulla pellaccia
nun starà mai a chiede un sorso da' n'artra boraccia

sii orgoglioso, a papà, de' provà emozioni davanti 11 leoni
a vorte un po' cojoni... è raro, amore mio

è raro come te
e come mamma tua

che dopo er 7 a 1, c'ha lasciato a sparecchià
LI MORTACCI SUA !!!

SCONFITTE, DELUSIONI, SOFFERENZE... OSTINATAMENTE A.S. ROMA!

luglio 03, 2008

Tacopina: "Soros? E' saltato per la 'sola' dei Sensi"



Camicia di lino bianca, capelli trattenuti dal gel, dice che «certo, non si aspettava le fanfare», arrivando qui. «Ma chiedo almeno di essere rispettato, perché non ho fatto nulla in vita mia per meritare gli insulti». Tacopina conviene che i tifosi tutti, le loro intelligenze, in fondo si comprano con la promessa di un futuro appena più decente. E Bologna non fa differenza. Riconosce che il resto non è così semplice. «Faccio l´avvocato penalista da diciassette anni e ho imparato che una giuria popolare non si convince con l´opening statement, ma con il closing argument. Non conta nulla dire quel che dimostrerai se non sei in grado di farlo. Conta quello che avrai dimostrato alla fine del processo. E se racconti cazzate all´inizio, quelle cazzate, prima o poi, ti trascineranno a fondo. Non do nulla per scontato negli altri, né pretendo che gli altri lo facciano con me. Ma alla mia faccia ci tengo». È un fatto che il suo primo "closing" italiano ancora non c´è stato. Doveva chiudere in quindici giorni la due diligence per il perfezionamento dell´acquisto del Bologna calcio, si è preso altre due settimane. Non è questo l´indizio di un sogno già liquefatto? «In quindici giorni non si compra nemmeno una casa. Esistono semplicemente dei tempi tecnici che non stanno pregiudicando nulla. Ho detto che il 16 luglio chiuderemo e il 16 chiuderemo. In questa avventura ci ho messo la faccia e i miei soldi. Non voglio perdere né l´una, né gli altri. Né io, né l´uomo che vorrei presentarle». Tacopina si alza e indica un signore in maglietta e infradito che, ancora assonnato, stringe una tazza di caffè americano. «Le presento Horowitz. Steve Horowitz della "Inner Circe", la più famosa banca di investimenti americana nello sport professionistico. Liverpool per dirne una». Il tipo fa un cenno e dà appuntamento per il futuro. Perché, dice Tacopina, «il nostro business plan è di cinque anni. Allora mi direte se tutto questo è farlocco». Cinque anni, per l´Italia, sono un´era geologica. Si fa in tempo persino a scoprire chi è Raffaello Follieri, il principe delle "sole", il trasformista pugliese con l´abito talare nell´armadio, capace di infinocchiare una starlette di Hollywood e Bill Clinton. Tacopina si fa serio. «Non sono un amico di Follieri. Non sono socio di Follieri, né lo sono i miei partner. Non l´ho frequentato, né lo frequento. È stato mio cliente per una vicenda civile di scarsissimo peso e l´ultima volta che l´ho sentito è stato sette mesi fa». Quando, a sentir lui, prima del Fbi, il cattivo odore fu sentito dal naso dei suoi soci. Tacopina, allora, era in corsa per la Roma e «lo studio legale Hastings che lo aveva come cliente lo propose come possibile investitore. Venne scartato subito».
Già, la Roma. Cominciata male, l´avventura è finita peggio. Con cronache demenziali di fantomatiche trasvolate oceaniche, riunioni segretissime, titolo impazzito in Borsa e un´inchiesta della Consob. «Non per mia colpa. Avevo cominciato a lavorare al deal nel febbraio del 2007, riuscendo a tenerlo segreto per un anno esatto. E avevo tirato dentro il miglior acquirente che la Roma potesse augurarsi, George Soros. Era lui che doveva comprare la Roma, non io. L´affare doveva chiudersi prima a febbraio di quest´anno, quindi a marzo, per 280 milioni di euro. Ad aprile, il giorno in cui si sarebbe dovuta mettere per iscritto la dichiarazione di interesse formale, spuntò fuori un fantomatico arabo disposto a comprare per 400 milioni di euro, senza due diligence. Quella era una "sola"… E lì è finito tutto». È un fatto che non si capisce mai, in queste storie, i soldi da dove saltino fuori. Soprattutto, se ci siano davvero. Perché dai 280 milioni di euro della Roma ai 20 del Bologna c´è una bella differenza. «Ripeto, io non dovevo comprare la Roma. Io ho comprato il Bologna». «Io» sta per "Tag partners", il fondo di cui Tacopina è azionista. Una conglomerata in cui ci sono la "Senticare" (assistenza medica agli anziani), la "Sgblocks" (riutilizzo dei container), la "Mds" (real estate a Manhattan), lo "Special opportunity fund". Una corona.

luglio 01, 2008


Saints of Los Angeles

Motley Crue new album



http://www.megaupload.com/?d=A8AYWGP0
password: motley

NB: L'album non risiede sul blog ma è solo un link (trovato in rete) ad un server esterno totalmente estraneo al mio blog.
The file posted doesn't reside in my blog but it's just a link to an external server (found)

giugno 27, 2008

Skid Row - I Remember You



giugno 25, 2008

LORIA E ARTHUR ALLA ROMA, CURCI E BARUSSO AL SIENA

Simone Loria è ufficialmente un giocatore della A.S. Roma a titolo definitivo, così come il portiere Arthur. Il sito ufficiale del Siena fa sapere anche che tra i due club sono stati formalizzati l'accordo per le comproprietà di Curci ed il prestito di Barusso.

MAX TORTORA.....un mito vivente





























SS LAZIE

"NUN C'HAI FUTURO"
dedica ai pochi laziali rimasti

quelli che...avete preso 7 gol dar Manchester
quelli che...SCUDETTO GAME OVER...ma da quella sera(cmq sia andata)il distacco dall'Inter s'è sempre più ridotto
quelli che...in finale de Coppa Italia ve rompemo er culo
quelli che...Delio Rossi non chiamava l'avversari per "ammorbidirli"
quelli che...Di Canio è la mia bandiera
quelli che...la Coppa delle Fiere non c'è più(invece la Coppa delle Coppe se gioca ancora,ve?ahahahahah)
quelli che...20 anni fa tifavo Liverpool e Juve...mo solo Manchester e Inter
quelli che...Siviglia è un bel giocatore
quelli che...io alla scalata Chinaglia ce credo
quelli che...Cragnotti è il mio presidente(senza sape' che se ora stanno cosi è colpa sua)
quelli che...Lotito non è il mio presidente(senza sape' che li ha salvati dalla serie D)
quelli che...avemo portato er carcio a Roma(anche se wikipedia parla chiaro)
quelli che...domenica me vedo catania-Roma
quelli che...Totti è n'alfabeta
quelli che...grazie Liverpool
quelli che...a Calciopoli c'hanno messo in mezzo,che non l'hai capito?!
quelli che...Sensi marchiggiano
quelli che...è colpa de Lotito
quelli che...er bruco in macchina
quelli che...as Roma merda
quelli che...ma noi se demo solo salvà!
quelli che...noi siamo i Biancoblu,nel cielo Biancazzurro brilla una stella,sarà che sei Biancoceleste come er cielo(ma che colore siete??)
quelli che...amala pazza Inter amala
quelli che...Guido De Angelis me fomenta
quelli che...j'hai fatto male Paolè
quelli che...avete vinto li scudetti pe Mussolini,Andreotti e er Papa
quelli che...i Rolex
quelli che...e fidejussioni
quelli che...Nesta vole tornà,ma Lotito non vole
quelli che...che ce frega de Ronaldo noi c'avemo er Matador
quelli che...27 anni de niente
quelli che...io in Inghilterra,ho sempre tifato Liverpool e Manchester,già le seguivo da prima che ve battevano,sai che me frega a me de voi!!!???
quelli che...nel '99 er Milan c'ha rubato 'o scudetto
quelli che...che emozione er gol de Poli
quelli che...che ce fai co Batistuta,è un vecchio
quelli che...Delvecchio segna solo ai derby
quelli che...io non me vedo "I Cesaroni"
quelli che...come simbolo c'avete 'na cagna
quelli che...Russel Crowe è da a lazio
quelli che...Bono The Vox al concerto a Roma,ha detto "Forza Lazio"
quelli che...a Riomma
quelli che...2 o 12 posto è a stessa cosa
quelli che...DOVREBBERO SOSTENE' LA PROPRIA SQUADRA INVECE DE ANDA' A PARMA A ESULTA' CO' L'INTERISTI...VERGOGNA

Tribute to Marco Sansovini

Grande Marco Sansovini


I gol della Roma il giorno dello scudetto

Totti - Montella - Batistuta



Le Iene 29/01/07 - Enrico Lucci ai Telegatti 2007
Uno dei servizi più divertenti degli ultimi 10 anni

UN MITO: FELICE CACCAMO



















JOHN FASHANU e PEO PERICOLI

giugno 24, 2008

AS Roma Scudetto


Lucci: La Padania


Richard Bensona Live ALPHEUS ROMA



LITI E RISSE IN TV.


giugno 18, 2008

La Roma mette a segno il primo colpo : John Arne Riise

John Arne Riise è arrivato a Roma. Il giocatore del Liverpool, candidato a vestire la maglia giallorossa nella prossima stagione, è sbarcato - secondo quanto si è appreso - in mattinata all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea da Oslo. In questo momento il giocatore, dopo essere passato per Trigoria, è a Villa Stuart per le visite mediche di rito. In serata potrebbe arrivare l'annuncio ufficiale. Intanto, Luciano Spalletti, tecnico giallorosso, accompagnato dalla moglie Tamara, nel pomeriggio ha incontrato i dirigenti a Villa Pacelli. L'incontro è durato circa un'ora, presente anche Rosella Sensi, l'amministrtore delegato giallorosso.




giugno 11, 2008

Frank Ribery sfida Luca Toni



Dopo che Scott Weiland è tornato nei STP è obbligatorio riproporre una delle loro più belle canzoni



BENJAMIN LINUS


maggio 29, 2008

L' AC MotoService finalmente s'impone nel torneo
una prestazione eroica contro Mediaworld

Dopo 2 sconfitte la squadra AC Motor Service vince dominando il match contro il team Mediaworld.Nonostante l'afa, la squadra corre, combatte e va in goal più volte con De Falco, Martinelli, Amore e Coppotelli.Ottime parate da parte di Denni, incerto solo in un'occasione.
I numerosi spettatori ( 2 ) hanno festeggiato fino a tarda notte!!!


Nella foto Martinelli al tiro in un'azione di gioco.
JOE TACOPINA ARRIVA A ROMA



Joseph Tacopina all’arrivo all’aeroporto di Fiumicino di Roma. L’avvocato uomo di fiducia di George Soros è arrivato come preannunciato ieri dal New York Post per concludere la trattativa per l’acquisto della AS Roma. Sarà vero, sarà falso? Aspettiamo fiduciosi..


maggio 26, 2008

Trionfa la Roma: «Noi i Campioni»
Inter battuta 2-1 in finale



ROMA, 24 maggio – La Coppa Italia l’ha alzata al cielo Francesco Totti davanti al presidente della Repubblica Napolitano. Una maglia bianca addosso con dietro il numero 9 grande (tante le volte che l’ha vinta la squadra giallorossa) e la data di oggi, 24 maggio 2008. Una maglia che indossavano anche tutti i suoi compagni per festeggiare in un Olimpico in delirio. La Roma ha avuto ragione dell’Inter prendendosi la rivincita sei giorni dopo aver dovuto arrendersi nella corsa scudetto. Un successo che Rosella Sensi, alla fine della partita paragona al tricolore e dedica a una persona speciale: «Questa coppa è per il presidente Franco Sensi, è meritata quanto lo scudetto. Una grande vittoria strameritata come tante altre che non sono arrivate. I campioni d'Italia siamo noi».

DECISIVI MEXES E PERROTTA – A decidere l’ennesima puntata della sfida infinita fra le due squadre sono stati Mexes (stupenda girata di destro ) e Perrotta (tocco facile dopo un bel triangolo con Vucinic), al termine di un match aperto, pieno di emozioni e in dubbio fino all’ultimo. Soprattutto perché l’Inter, che aveva subito il tremendo uno-due a cavallo fra primo e secondo tempo, ha reagito bene e, grazie alle mosse di Mancini, ha trovato in Pelè (entrato al posto di Stankovic) un trascinatore (e non solo per il gol). I nerazzurri, dopo aver accorciato le distanze, hanno sfiorato anche il clamoroso pareggio, con uno stupendo colpo di testa di Burdisso che ha centrato in pieno il palo. Ma il forcing nerazzurro non ha portato altri frutti: è finita con la Roma a festeggiare in campo. Mentre Totti e De Rossi alzavano la Coppa sotto la Curva Sud, Vucinic correva per il campo con l’automobilina del soccorso medico. E’ la serata della rivincita giallorossa.

LA GIOIA DI TOTTI - «Quest'anno abbiamo trovato una squadra un pò più forte di noi, un poco...». Francesco Totti rende omaggio all'Inter vincitrice del campionato ed insieme promette rivincite durante la festa. «Vincere la coppa in casa dà una grande soddisfazione - ha aggiunto Totti ai microfoni Rai - il nostro pubblico se lo merita. Cosa significa? La continuità della nostra competitività».

LA DEDICA DI SPALLETTI - Felice per la vittoria ovviamente anche Luciano Spalletti: «Per noi è una grande soddisfazione - ha detto ai microfoni di Roma Channel - Questa coppa la dedichiamo a Franco Sensi e a tutti i tifosi. I campioni d’Italia? Sono quelli dell’Inter, noi siamo secondi ma non perdenti, lo dicono i numeri di vittorie fatte in tutto il campionato».

LA FELICITA' DEI PROTAGONISTI - «Ci siamo tolti una grande soddisfazione», dicono sorridendo a fine partita i match winner Philippe Mexes e Simone Perrotta. «Ho fatto il primo gol del campionato e l'ultimo della stagione - dice il difensore francese - Daremo ancora di più il prossimo anno, vogliamo vincere altri trofei». La curva sud canta 'I campioni d'Italia siamo noi', Perrotta è d'accordo in parte: «Virtualmente forse lo siamo, ma non sulla carta. Stasera però ci siamo tolti una bella soddisfazione. Abbiamo fatto una stagione strepitosa, meritavamo questa coppa. Questa è stata una stagione che ricorderemo per molto tempo. A momenti lo sbaglio quel gol... sono stato fortunato». Felicità anche nelle parole di Cassetti: «Abbiamo vinto contro i campioni d'Italia vuol dire che ce la possiamo giocare alla pari». Lo segue Aquilani: «Vincere questa Coppa dà una doppia soddisfazione perchè abbiamo battuto i campioni d'Italia». Chiude Vucinic: «È fantastico vincere qui speriamo di continuare a farlo».

ROMA-INTER 2-1
ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassetti, Juan, Mexes, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Giuly (21' st Cicinho), Aquilani (46' st Panucci), Perrotta (28' st Brighi); Vucinic. A disp. Curci, Antunes, Mancini, Esposito. All. Spalletti
INTER (4-1-4-1): Toldo; Maicon, Burdisso, Chivu, Maxwell; J. Zanetti (45' st Crespo); Balotelli, Vieira, Stankovic (1' st Pelè), Cesar (17' st Jimenez); Suazo. A disp. Julio Cesar, Fatic, Maniche, Solari. All. Mancini
Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno
Marcatori: 36' pt Mexes (R), 9' st Perrotta (R), 15' st Pelè (I)
Note: ammoniti Perrotta, Vieira, Vucinic, Burdisso, Pelè. Recupero 1' pt, 6

maggio 21, 2008

MIRKO VUCINIC 9
Il Genio Dei Balcani




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A BELLI!!!!!

JE LA POTETE FA!!!


maggio 19, 2008

NEL FILMATO SOTTO CI SONO I PUNTI CHIAVE DELLO SCUDETTO
CHE L'INTER HA RUBATO PER LA TERZA VOLTA.
COMPLIMENTI MORATTI, MANCINI E TUTTI I BUONISTI DELLA TV ITALIANA


maggio 16, 2008

ONORE A MISTER SPALLETTI.
In questo bellissimo articolo vengono spiegate tutte le differenze fra Spalletti e Mancini ottimo giocatore ma allenatore raccomandato.
Se Roberto Mancini ha sempre avuto il phisyque du rôle
per un ruolo di primo piano nello squinternato
mondo del calcio italiano, Luciano Spalletti è invece
uno che al gessato giusto s’è dovuto affezionare nel tempo
e adesso, giustamente, non lo molla più. E parlare di look
per introdurre il discorso sull’allenatore della Roma non è
un vezzo del cronista. Non per caso, infatti, quando è stato
chiesto allo scarsicrinito tecnico toscano cosa invidiasse al
collega di Jesi la risposta è stata pronta: «Il ciuffo». Quel che
Spalletti non poteva dire riguarda invece tutto il resto che
divide i due contendenti dello scudetto, e cioè che uno è
sempre stato in grado di ottenere tutto quel che voleva e che
l’altro invece ha sempre dovuto far di conto con quel che c’era
in casa. Così i gemelli diversi hanno coltivato le rispettive
differenze fino a farne un rispettivo motivo di vanto. E domenica
se vince Roby sarà la conferma che nel calcio conta
solo farsi comprare i giocatori giusti dal presidente giusto
nel momento politico giusto. Ma se prevarrà Lucio sarà la
dimostrazione che nel calcio contano più il lavoro sul campo
e il buon senso dietro la scrivania.
Ai soldi sono entrambi legati. Magari con richieste diverse.
Come già raccontato, Mancini trattava i contratti direttamente
con Geronzi che poi chiedeva a Cragnotti i piani
per rientrare. Spalletti invece s’è ritrovato alla Roma proprio
nel momento in cui lo spettro del fallimento aleggiava
su Trigoria, logico che oggi i due stipendi viaggino su piani
così lontani tra di loro, a dispetto di ogni risultanza del campo.
Così l’allenatore della Roma guadagna 160.000 euro al
mese, mentre l’interista sfiora i 500.000. E quando Mancini
ha via via abbandonato le società che avevano creduto in
lui (lo fece con la Samp da giocatore, l’ha fatto con la Fiorentina
e con la stessa Lazio da allenatore, e ora si prepara a
farlo con l’Inter, perché nessuno ha dimenticato quella minaccia-
promessa in conferenza-stampa subito dopo l’ennesima
eliminazione dalla Champions League) al massimo ha
suscitato qualche parola di risentimento da parte dei tifosi
e dei dirigenti traditi. Spalletti invece ha dovuto pagare di
tasca sua, l’equivalente di 250.000 euro, rinunciando al premio
per la qualificazione in Champions League che s’era
meritato guidando l’Udinese nel suo anno migliore prima
di arrivare a Trigoria.
All’Udinese era arrivato una prima volta nel 2000 dopo
aver patito un po’ di sofferenze in panchina a Genova (sponda
Samp), dove fu esonerato e richiamato, e a Venezia (eso-
S nerato), le prime dopo i trionfi di Empoli. Lì, dalle parti di
casa sua (è nato a Certaldo, vissuto a Sovigliana e ora risiede
a Montespertoli), Spalletti è diventato uomo, giocatore
e allenatore, dopo aver messo la testa a posto avendo calmato
gli spiriti bollenti da viveur con la bella Tamara, una commessa
del supermercato in cui ai tempi di Spezia il nostro
andava a far la spesa. Spezia, Viareggio, Empoli da giocatore,
Empoli, Genova, Venezia, Udine, Ancona e ancora Udine
da allenatore, posti di provincia o città di mare, posti per
gente semplice e menti raffinate, inevitabile che la formazione
di Luciano prendesse linfa da luoghi così, inevitabile
che proprio a Roma trovasse la sua consacrazione, in una
città eterna, sacra, aperta e d’arte. Quand’è arrivato a Roma,
con Tamara al fianco e i loro due bellissimi bambini, ha usato
parole in linea con i principi della sua vita: «Se riusciremo
a fare cose normali potremo toglierci le nostre belle soddisfazioni.
E provare anche a vincere qualcosa». Non è un
profeta, è un uomo saggio.
Mai pensava, giocando, che uno come lui potesse insidiare
i troni alati dove volteggiavano quelli come Mancini.
Mediano di rottura uno, finissimo trequartista l’altro, Spalletti
pensava a fermare gli altri quanto Mancini a saltarli come
birilli. Eppure a vederli in panchina il pragmatico è l’interista,
che s’è fatto dare i migliori sul mercato e ha solo provato
a metterli d’accordo (con scarsi risultati soprattutto disciplinari),
mentre il geniaccio ispirato è l’altro, che per due
anni non poteva chiedere acquisti e che facendo di necessità
virtù ha trasformato gli svogliati orfani di Capello in assatanati
quanto equilibrati virtuosi a caccia del gol più bello.
Totti è l’uomo che li mette d’accordo, per l’affinità tecnica
che aveva con uno e per quella morale che ha scoperto
con l’altro. Pizarro l’elemento di discordia, per com’era tenuto
in panchina a Milano prima di diventare il faro della
nuova Roma. Chivu lo scippo maldigerito, Mancini (nel
senso di Amantino) il furto che non sarebbe mai rinfacciato.
Quanto alle ombre, nel passato e nel presente di Spalletti
ce ne sono solo nelle chiacchiere di qualche vendicativo
fomentatore da bar. Ma ai sospetti di chi malignava sulle capacità
dinamiche del suo Empoli, il tecnico ha sempre risposto
mettendo a disposizione cartelle cliniche e test in laboratorio.
Il suo doping si chiama Bertelli, il preparatore di
uno staff che resta immutabile negli anni. Anche in questo
c’è una bella differenza.

maggio 15, 2008

SBRANDIZZARE UN NOKIA TIM,VODAFONE,WIND e TRE

Avete acquistato un cellulare symbian Nokia marchiato con un operatore e vorreste avere un software no-brand?
Ora vi dico come rimuovere il brand:

dato che aggiornare un cell brandizzato
utilizzando un product code di un no brand non è una
pratica correttissima, tenete presente che correte rischi
di perdere la garanzia in caso di problemi e conseguente
ricorso al CA. L'utilizzo del product code viene incontro
a chi ha un cell di importazione non europea che in caso
di aggiornamento presso assistenza potrebbe perdere la
lingua italiana. Fermo restando che l'aggiornamento
fatto via NSU, è fatto in via ASSOLUTAMENTE ufficiale
dal momento che è uno strumento messo a disposizione
dalla Nokia per l'aggiornamento da casa del proprio
cellulare. Non per ultimo se aggiornate il vostro cell
passando dal brand a no brand, la garanzia non sarà più
valida


Con Nemesis Software Suite (NSS) è possibile modificare il product code del proprio cellulare in modo da renderlo in tutto e per tutto un telefono "italiano" e no brand, cosa utile anche per il suo futuro ed eventuale aggiornamento. Questo perché non tutte le versioni firmware che vengono rilasciate per un modello vanno da subito bene. Se, infatti, un telefono ha brand Vodafone o Tre, ad esempio, può essere che gli aggiornamenti per il modello no brand escano prima che per quelli brand. In pochi secondi l'utente può modificare il product code del proprio telefono così da renderlo "libero" a tutti gli effetti e libero dagli interventi interni dei vari gestori.

Come già detto questa nuova vita non comprende la possibilità di sbloccare il cellulare che resterà, a livello di SIM, legato all'operatore o alla SIM Card con la quale viene venduto, a seconda dei casi.

LAGUIDE IN ITALIANO CON I CODICI E LA PROCEDURA E' QUI SOTTO:

http://www.cellomania.com/wp/?p=36