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ottobre 06, 2010

Il discorso integrale di Di Pietro contro Berlusconi

Sig. presidente del Consiglio,
Lei è uno spregiudicato illusionista, anzi un pregiudicato illusionista
che, anche oggi, ha raccontato un sacco di frottole agli italiani,
descrivendo un’Italia che non c’è e proponendo azioni del Governo del tutto
inesistenti e lontane dalla realtà.

Fuori da qui c’è un Paese reale che sta morendo di fame, di legalità e di
democrazia e Lei è venuto qui in Parlamento a suonarci l’arpa della
felicità come fece il suo predecessore Nerone mentre Roma bruciava.
Quella stessa Roma che anche oggi i barbari padani vogliono mandare al
rogo, insieme alla bandiera e all’Unità d’Italia.
Sono sedici anni che racconta le stesse frottole, ma le uniche cose che ha
saputo fare finora sono una miriade di leggi e provvedimenti per risolvere
i suoi guai giudiziari o per sistemare i suoi affari personali.
Al massimo, ha pensato a qualche altro suo amico della cricca, assicurando
a lui prebende illecite e impunità parlamentari, proprio come prevede il
vangelo della P2, Cosentino, Dell’Utri e compagnia bella docet!
Anzi, no! Un’altra cosa lei è stato ed è bravissimo a fare, e lo ha
dimostrato ancora una volta in questi giorni: comprare il consenso dei suoi
alleati ed anche dei suoi avversari. I primi pagandoli letteralmente con
moneta sonante, con incarichi istituzionali, con candidature e
ricandidature di favore; i secondi ricattandoli con sistematiche azioni di
dossieraggio e di killeraggio politico di cui lei è maestro.
Sì, perché Lei, sig. Berlusconi è un vero “maestro”: intendo dire un
maestro della massoneria deviata, un piduista di primo e lungo corso, un
precursore della collusione e della corruzione di Stato.
Anzi di più. Lei è l’inventore di una forma di corruzione di nuovo conio,
più moderna e progredita: cambiare le leggi in modo da non far risultare
più reato quel che prima lo era e in modo da non rendere più punibili
coloro che prima potevano essere condannati.
Questa mattina, Lei si è gonfiato il petto ricordando un nobile principio
liberale: “Ad ognuno deve essere consentito fare tutto tranne ciò che è
vietato”.
Certo, ma chi, in Europa, ha scritto con il proprio sangue questo tassello
di democrazia liberale non pensava affatto che un giorno si sarebbe trovato
davanti ad un signorotto locale che avrebbe dichiarato “non vietato” tutto
ciò che gli pareva e piaceva a lui e che non era la legge a governare il
sistema ma doveva essere Lui a governare la legge.
Lei, sig. Berlusconi, non è un presidente del Consiglio ma è uno
“stupratore della democrazia” che, dopo lo stupro, si è fatto una legge,
anzi una ventina di leggi ad personam per non rispondere di stupro!
Lei non è, come alcuni l’hanno definito, uno dei tanti tentacoli della
piovra.
Lei è la testa della piovra politica che in questi ultimi vent’anni si è
appropriata delle istituzioni in modo antidemocratico e criminale per
piegarle agli interessi personali suoi e dei suoi complici della setta
massonica deviata di cui fa parte.
Lei, oggi, ci ha parlato della volontà del Governo di implementare la lotta
alla corruzione, all’evasione fiscale, alla criminalità economica delle
cricche.
E che fa si arresta da solo? O ha deciso di prendersi a schiaffi tutte le
mattine appena si alza e si guarda allo specchio?
Lei si è impossessato e controlla il sistema bancario e finanziario del
Paese.
Lei controlla le nomine degli organi di controllo che dovrebbero
controllare il suo operato.
Lei fa il ministro dello Sviluppo Economico e, come tale, prende decisioni
a favore del maggior imprenditore italiano, cioè Lei (e dico maggior
imprenditore, non migliore come maggiore e non migliore è l’imprenditoria
mafiosa).
A Lei non interessa nulla del bene comune perché si è messo a fare politica
solo per sfuggire alla giustizia per i misfatti che ha commesso.
Non lo dico solo io. Lo ha detto pure il direttore generale delle sue
aziende, Fedele Confalonieri, ammettendo pubblicamente che “se Berlusconi
non fosse entrato in politica noi oggi saremmo sotto un ponte o in galera”.
Lei si è impossessato dell’informazione pubblica e privata e la manipola in
modo scientifico e criminale.
Un esempio? La casa di Montecarlo venduta da Alleanza nazionale. Lei e i
suoi amici dell’informazione avete fatto finta di scandalizzarvi
nell’apprendere che, dietro quella compravendita, c’è una società off-shore
situata in un paradiso fiscale.
Ma si guardi allo specchio, imputato Berlusconi: Lei di società off-shore
ne ha fatte ben 64 proprio per nascondere i proventi dei suoi reati
societari e fiscali e per pagare tangenti ai politici e ai magistrati e lo
ha fatto ricorrendo a quell’avvocato inglese David Mills, condannato per
essere stato, a sua volta, da lei corrotto per mentire ai giudici e così
permetterle di ottenere un’assoluzione comprata a suon di bigliettoni.
Già! Perché la magistratura che Lei ha corrotto: quella a Lei piace.
Invece, non le piace quella che vuole giudicarla per i suoi misfatti, tanto
è vero che ora, al primo punto del suo ”vero programma”, quello di cui oggi
non ha parlato, c’è la reiterazione del Lodo Alfano, cioè proprio di quella
legge che deve assicurarle l’impunità per un reato gravissimo che lei ha
commesso: la corruzione di giudici e testimoni.

Solo per questo fatto, Lei non meriterebbe un minuto in più di
rappresentare il Governo italiano e se ancora riesce a starci è solo perché
compra i voti ricattando quei parlamentari che si rassegnano a vivere
vigliaccamente senza onore o senza coraggio!
Questo è il ritratto che noi dell’Italia dei Valori abbiamo di Lei, sig.
Berlusconi!
E Lei, oggi, viene a chiederci la fiducia?
Lo chieda, ma non a noi.
Lo chieda a quelli che ha comprato o ricattato.
Lo chieda ai parlamentari di Futuro e Libertà che finalmente si sono resi
conto con chi avevano e hanno a che fare ma non trovano, o non hanno ancora
trovato, il coraggio di dissociarsi dal macigno immorale che Lei
rappresenta.
Lo chieda al presidente Fini che nel suo discorso estivo a Mirabello ha
detto esattamente (ed anzi di più) delle cose che sto dicendo io e ancora
indugia a staccare la spina, passando, suo malgrado, da vittima a complice
delle sue malefatte!
Lo chieda a tutta quella pletora di disperati che in questi giorni ha
convocato a casa sua per offrire loro prebende o per minacciare
imbarazzanti rivelazioni e che ora , abbagliati da improvvisa ricchezza o
intimoriti dai dossieraggi che Lei ha architettato e commissionato, hanno
deciso di vendere la loro anima e il loro onore dandole una fiducia che non
merita!
Non lo chieda a noi che siamo stati primi a smascherare le sue reali e
criminali intenzioni.






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