maggio 11, 2006
L'attuale dg dell'Alessandria calcio avrebbe avuto un ruolo nell'organizzazione che importava hashish attraverso la Spagna.L'ex giocatore juventino Padovano arrestato per traffico di droga.Sono 33 le persone arrestate, 38 denunciate e 23 quintalidi droga sequestrati. Fra i suoi clienti ci sarebbe stato anche Vialli
TORINO - C'è anche l'ex calciatore della Juventus Michele Padovano tra gli arrestati per traffico di droga in una vasta operazione che ha portato in carcere 33 persone. La banda importava grandi quantità di hashish in Italia dal Marocco, tramite la Spagna, ed è stata scoperta dai carabinieri di Torino. Oltre agli arresti, ci sono state 38 denunce e sono stati sequestrati 23 quintali di droga sequestrati. Fra i clienti ci sarebbero anche l'ex juventino Nicola Caricola, indagato, e di Gianluca Vialli, che avrebbe fatto uso di stupefacente solo per uso personale e contro il quale quindi non è stato ipotizzato nessun reato. Vialli, ora commentatore tv, risulta spesso nelle intercettazioni. Michele Padovano, 39 anni, è al momento direttore generale dell'Alessandria Calcio. Ha giocato nel Cosenza, Pisa, Napoli, Genoa, Reggiana e, dal '94 al '97, nella Juventus che poi lo cedette alla squadra inglese Crystal Palace. Nel suo curriculum ci sono anche due partite con la maglia della nazionale. Dopo avere smesso di giocare è rimasto nel mondo del calcio come procuratore e dirigente. E' candidato alle Comunali di Torino per i Moderati, una lista che sostiene Chiamparino. Le indagini che hanno portato all'arresto di Padovano sono partite nell'ottobre del 2004 e si sono concluse con un blitz scattato nella notte, con decine di perquisizioni in tutto il Nord Italia. Secondo l'indagine dei carabinieri, l'ex calciatore avrebbe avuto un ruolo nell'organizzazione che spacciava l'hashish giunto dal Marocco. Padovano è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga e gli è stato contestato il ruolo del finanziatore. Secondo quanto hanno raccontato i carabinieri, l'ex calciatore era in rapporti di amicizia con Luca Mosole, 39 anni, di La Cassa (Torino), considerato il capo della banda di trafficanti di hashish. Il primo sospetto nasce dal fatto che Mosole, ufficialmente disoccupato, aveva un tenore di vita molto alto. Acquistava lussuose autovetture, tra cui una Volkswagen Tuareg, dalla quale nasce il nome dell'operazione: "Tuareg". Soprannominato "il dottore" o "cico", Mosole tirava le fila dell'organizzazione che importava l'hashish dal Marocco, attraverso la Spagna. In un caso si scopre che ha effettuato un deposito nell'ufficio postale di La Cassa di 100 mila euro in contanti, che ha portato in una scatola di scarpe. Intercettazioni e pedinamenti permettono di scoprire che nel solo 2004 sono arrivati in Italia almeno 600 chilogrammi di hashish. I carabinieri riescono anche a capire che lo stupefacente viene trasportato con i tir. Il primo è intercettato all'uscita della tangenziale nord torinese nel febbraio del 2005 con 1.300 chilogrammi di hashish nascosti in mezzo a dei mattoni. Si scopre anche che un mese prima Mosole era stato in Spagna per concludere l'affare. Un secondo tir viene intercettato nell'aprile 2005 con 690 chilogrammi di hashish nascosti tra confezioni di arance. Avviene una prima ondata di arresti, sedici, fra cui uno stretto collaboratore di Mosole, Filippo Greco, 41 anni, residente in Piemonte, già coinvolto in un'indagine per associazione mafiosa. E' perquisito un suo garage e saltano fuori due pistole; altre due e due giubbotti antiproiettile sono sequestrati un mese dopo in un altro garage del torinese considerato dagli investigatori il deposito dello stupefacente. Mosole è arrestato il 4 novembre del 2005 a Malaga in Spagna, insieme ad altre tre persone (un italiano, uno spagnolo e un marocchino): a bordo delle loro auto mille chilogrammi di hashish. Le ultime 17 catture avvengono all'alba di oggi, Padovano è arrestato nella sua casa di San Gillio torinese, gli altri in Torino a Provincia, a eccezione di uno in provincia di Como e un altro a Verona. Fra i 33 arrestati vi sono due donne e un francese e un tedesco, entrambi residenti a Torino. Vi sono anche 38 persone denunciate. L'indagine è ancora in corso.
MA ZEMAN NON ERA UN TERRORISTA???
TORNA TUTTO A GALLA ORA.....
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