maggio 11, 2006
Nelle carte di un'inchiesta milanese l'arbitro mondiale introduce il collega al dg Juve. La registrazione trovata a un investigatore privato De Santis, Nucini e il giro-Moggi
Quella carta sim per fare le telefonate e la denuncia a Facchetti
MILANO - Sta in un cd rom registrato dal presidente dell'Inter Giacinto Facchetti l'ultimo tassello andato ad aggiungersi al gigantesco puzzle delle rivelazioni sul lato oscuro del calcio. Nel cd c'è la registrazione di un colloquio avvenuto un paio di anni fa tra Facchetti e Danilo Nucini, allora arbitro di serie A e B. Il cd rom non si sa che fine abbia fatto, di sicuro non è mai stato consegnato né alla giustizia sportiva né alla magistratura ordinaria.
Ma in quella registrazione c'erano rivelazioni scottanti sui rapporti tra il mondo arbitrale e Luciano Moggi, direttore sportivo della Juventus, e comparivano anche i nomi di Massimo De Santis, arbitro internazionale, e del direttore sportivo del Messina Mariano Fabiani. Interrogato dal pubblico ministero Ilda Boccassini, l'arbitro Nucini non ha confermato quelle dichiarazioni. Ma la conversazione tra il dirigente nerazzurro e l'arbitro è finita ugualmente in una inchiesta giudiziaria.
Nei giorni scorsi, infatti, un altro pubblico ministero milanese, Fabio Napoleone, ha interrogato un detective privato fiorentino, Emanuele Cipriani, nell'ambito di una indagine apparentemente lontana anni luce dal mondo del calcio. Si tratta dell'inchiesta sulle attività svolte da Cipriani per conto di Telecom Italia, tra cui un lungo elenco di indagini svolte in Italia e all'estero. In una perquisizione ad un collaboratore di Cipriani, è stato sequestrato un dvd con il resoconto completo di queste indagini.
Ed è in quel dvd che è saltato fuori anche l'incarico assegnato a Cipriani sul "caso Nucini". Non è noto chi abbia assegnato al detective privato il compito (anche se va ricordato che il presidente di Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera, è azionista dell'Inter, e che sponsor dell'Inter è la Pirelli). Di certo c'è che nel suo interrogatorio della settimana scorsa, Cipriani ha dovuto spiegare al pm Napoleone la genesi e l'esito dei suoi accertamenti. Sarà ora la Procura di Milano a decidere se approfondire in proprio la faccenda o trasmetterla per competenza alle procure che a Roma e Napoli stanno già indagando sui legami occulti della Gea.
Ma cosa c'è nella registrazione del colloquio tra Nucini e Facchetti? Secondo quanto risulta a Repubblica, si tratta di una lunga conversazione in cui sia l'arbitro che il dirigente interista esprimono valutazioni molto pesanti sulla sudditanza del mondo arbitrale nei confronti dei "poteri forti" del calcio, in particolare della Gea. Ma Nucini racconterebbe a Facchetti anche un fatto preciso. L'arbitro confida al presidente dell'Inter di essere stato avvicinato da De Santis e da Fabiani.
I due, anche se in teoria svolgono lavori che dovrebbero tenerli distanti, sono notoriamente assai legati, anche perché entrambi provengono dai ranghi degli agenti di custodia. A Nucini sarebbero stati fatti capire i vantaggi che alla sua carriera potevano venire da un buon rapporto con Luciano Moggi e il suo entourage. E sarebbe stato combinato un incontro. L'incontro con Moggi sarebbe avvenuto in un albergo, raggiunto con grandi precauzioni. Nel corso dell'incontro sarebbe stata fornita a Nucini una scheda telefonica Gsm da utilizzare unicamente per tenere i contatti con l'organizzazione.
Queste confidenze di Nucini a Facchetti vengono registrate all'insaputa dell'arbitro. Il dischetto non viene fatto circolare. Ma dall'Inter in qualche modo l'input arriva alla Procura della Repubblica di Milano. Nucini viene convocato con una telefonata nell'ufficio di Ilda Boccassini. E qui, sostanzialmente, non apre bocca. Un anno fa, Repubblica interpella sulla vicenda Giacinto Facchetti, che rifiuta qualunque dichiarazione. Per mesi, la vicenda rimane sotto traccia. Poi, l'interrogatorio del private eye riporta la storia alla luce nel pieno dello scandalo che ha investito il calcio.
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