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luglio 20, 2006


9 Luglio 2006: l'Italia è campione del Mondo per la 4a volta!

9 LUGLIO CAMPIONI DEL MONDO!


Una serata magica. La Nazionale di Lippi batte ai rigori la Francia (dopo l’1-1 al termine dei supplementari) e si laurea Campione del Mondo per la quarta volta nella propria storia. Non è stata una partita facile, i francesi erano partiti meglio e grazie a un discutibile rigore si erano portati in vantaggio al 7’ con un “cucchiaio” di Zidane. La reazione degli azzurri era immediata e al 19’ Materazzi trovava il pari con un gran colpo di testa su corner di Pirlo. Pochi minuti e Toni timbrava la traversa, ancora di testa, ancora su corner di Pirlo.

La ripresa iniziava con una Francia ancora più aggressiva, Henry solleticava Buffon e Cannavaro, l’Italia resisteva ma non aveva più la forza di offendere. Al 56’ Lippi inseriva De Rossi e Iaquinta per Perrotta e Totti, passava 1’ e Toni trovava il 2-1, ma l’arbitro Elizondo annullava per un fuorigioco millimetrico. Si andava ai supplementari, dentro anche Del Piero per Camoranesi.

La Francia aveva una marcia in più, ma Buffon sventava da campione un colpo di testa di Zidane a botta sicura. Poi al minuto 108’ la follia di Zidane che con una testata a Materazzi si faceva cacciare dal campo, chiudendo così la propria carriera. Si andava ai rigori: dal dischetto l’unico errore era di Trezeguet (traversa), poi toccava a Grosso, eroe del Mondiale che, con la sicurezza del predestinato, non falliva il penalty decisivo. E subito dopo tutti a gridare: “Campioni del Mondo! Campioni del Mondo! Campioni del Mondo!”.

La passerella azzurra per le vie di Roma

10 LUGLIO
IL RITORNO DEGLI EROI
Attesi dalle massime autorità e da migliaia di tifosi, nel tardo pomeriggio gli azzurri facevano rientro in Italia atterrando all’aeroporto romano di Pratica di Mare. Subito dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il premier Romano Prodi e la consegna delle onorificenze da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Poi l’abbraccio stretto e infinito con la folla in festa assiepata in un unico corpo lungo il tragitto del pullman che portava in trionfo Lippi e i suoi 23 campioni verso il tripudio del Circo Massimo: secondo le stime, i tifosi accorsi nelle strade di Roma erano oltre due milioni.

11 LUGLIO IL CASO ZIDANE-MATERAZZI
Mentre le emozioni della festa sono ancora vive negli occhi e nei cuori dei tifosi, lo strascico dell'espulsione di Zidane non si esaurisce. La Fifa decide di aprire un'inchiesta «per chiarire tutte le circostanze dell'episodio» e l'opinione pubblica internazionale si divide tra difensori e accusatori del campione francese.
Il compagno di squadra Gallas attacca Materazzi, accusandolo di aver provocato Zizou. Materazzi si difende, rivelando di non aver nulla da farsi perdonare. Permane il mistero sulle frasi rivolte dal difensore azzurro al capitano francese, ma resta soprattutto la violenza - e la follia - del gesto di Zizou.

12 LUGLIO L'ADDIO DI LIPPI


Era nell'aria, ma l'ufficialità è arrivata solo nella giornata di mercoledì, a tre giorni dalla finale di Berlino: Marcello Lippi lascia la Nazionale italiana, e lo fa da trionfatore. Una scelta forse discutibile, ma sicuramente da rispettare. Il tecnico viareggino ha sofferto le critiche susseguenti lo scandalo di Calciopoli, c'era chi voleva un suo allontanamento dalla Nazionale prima dell'inizio del Mondiale. Sarebbe stato un errore: Lippi ha costruito questa squadra con pazienza, cementando un gruppo che in Germania si è rivelato solido e compatto, risultando il vero punto di forza degli azzurri.

L'addio di Lippi lascia sicuramente un vuoto importante, ma non ridimensiona le ambizioni future della Nazionale. Tra i 23 eroi di Berlino c'è un gruppo di giovani sui quali si potrà investire senza esitazioni, per regalare all'Italia e agli italiani altre notti magiche come quella del 9 luglio 2006.





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